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Rinoplastica Secondaria

[ chirurgia nasale a Milano ]

Rinoplastica secondaria a Milano

Quando il risultato del primo intervento al naso non è del tutto soddisfacente, il paziente può richiedere una rinoplastica secondaria. Questa revisione chirurgica ha lo scopo di correggere difetti estetici o funzionali di entità variabile che possono dipendere dalle manovre chirurgiche eseguite nel precedente intervento o da anomalie del processo di guarigione. E’ relativamente frequente che la comparsa di difetti, soprattutto se insorti dopo qualche settimana dall’intervento, sia in relazione ad alcuni fattori individuali che possono alterare il processo di guarigione, tra cui:

  • caratteristiche del processo di osteogenesi
  • pelle spessa
  • tendenza alla fibrosi sottocutanea
  • “memoria” della cartilagine, soprattutto del setto nasale
  • tendenza alla formazione di cheloidi

Infatti, anche quando a operare sono chirurghi di consolidata esperienza e rinomata abilità tecnica, possono potenzialmente presentarsi lievi asimmetrie o irregolarità o dislocazioni del dorso, delle narici, della punta o della columella. In questi casi, il paziente ha due strade: rivolgersi allo stesso chirurgo che ha eseguito il primo intervento (è la soluzione consigliata) oppure richiedere il parere autorevole di un chirurgo specializzato in rinoplastica secondaria e rinoplastica terziaria.

Relativamente alle possibilità di correzione, a volte sono sufficienti minimi ritocchi ambulatoriali o piccole modifiche anche eseguibili in anestesia locale. Altre volte, occorre revisionare singole componenti nasali, come nel caso della rinoplastica secondaria punta. Nei casi più critici, infine, è necessario affrontare ricostruzioni di notevole complessità tecnica che solo i migliori chirurghi di rinosettoplastica secondaria sono in grado di eseguire.

In ogni caso, la seconda rinoplastica richiede notevole capacità di diagnosi anatomica del difetto, elevate abilità manuali, versatilità operatoria e maturità chirurgica per fronteggiare situazioni impreviste.

Se desideri maggiori informazioni sulla rinoplastica secondaria a Milano, se sei alla ricerca dei migliori chirurghi rinoplastica secondaria in Europa, chiamaci o invia un messaggio tramite l’apposito form di contatto.

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Rinoplastiche secondarie: cause e tipi di intervento

Mentre le richieste per interventi di rinoplastica uomo e rinoplastica donna diventano sempre più comuni, parallelamente aumentano significativamente anche le domande di revisione. Con il termine rinoplastica secondaria si definisce un intervento finalizzato a correggere imperfezioni sopraggiunte dopo un primo intervento, risultati chirurgici insoddisfacenti o anomalie impreviste legate al processo di guarigione.

Quando si ricorre alla rinoplastica secondaria o terziaria? In generale, possiamo affermare che le seconde rinoplastiche sono determinate dall’insoddisfazione del paziente per il risultato della prima operazione. Il secondo (o il terzo) intervento è progettato ed eseguito in base alle caratteristiche del difetto da correggere: può limitarsi ad apportare correzioni minime oppure può comportare utilizzo di tecniche ad elevata complessità per correggere gravi problematiche funzionali o difetti estetici molto evidenti.

Tra le problematiche particolarmente complesse su cui si può intervenire in sede di revisione chirurgica segnaliamo:

  • depressione del dorso nasale con insellatura dorsale di entità variabile. Quando interessa l’intero dorso si ha il cosiddetto naso a sella. Quasi sempre questo difetto è determinato da eccessiva asportazione chirurgica della volta osteocartilaginea oppure ad un eccesso di abbassamento del dorso nelle tecniche di dorsum preservation rhinoplasty. Può anche essere determinato da gravi complicazioni settiche (ascesso settale) – peraltro molto rare – che si verificano generalmente nell’immediato post-operatorio. Tali complicazioni severe devono essere individuate e trattate come vere e proprie urgenze chirurgiche;
  • malposizione della radice nasale per rimozione eccessiva o insufficiente della giunzione ossea naso-frontale;
  • tetto aperto osseo o osteocartilagineo da insufficiente avvicinamento delle pareti laterali ossee dopo gibbotomia;
  • asimmetrie della piramide ossea da errata esecuzione delle osteotomie o presenza di callo osseo esuberante;
  • difetto di continuità delle pareti laterali ossee conseguente a procedure di ostectomia con tecniche di piezorhinoplasty;
  • collasso parziale o totale del naso cartilagineo per eccesso di resezione delle cartilagini triangolari e/o alari, funzionalmente caratterizzato da grave insufficienza respiratoria nasale;
  • asimmetrie della punta.

Evoluzioni cicatriziali anomale sono responsabili di difetti relativamente frequenti come il “polly tip fibroso, in un buon numero di casi prevenibile o trattabile con microinfiltrazioni anche ripetute di corticosteroidi a lento rilascio.

Quali difetti possiamo correggere con la seconda rinoplastica

Come abbiamo visto, il/la paziente può essere insoddisfatto/a dei risultati dell’operazione o delle operazioni a cui si è sottoposto/a per migliorare l’estetica e/o la funzione del naso. L’intervento di rinoplastica di revisione consente di intervenire per migliorare problematiche insorte dopo intervento. In precedenza abbiamo sommariamente descritto alcune situazioni post-chirurgiche di particolare complessità tecnica. Vediamo ora brevemente altre situazioni relativamente frequenti.

Revisione di deviazioni del setto nasale

Deviazioni e malposizioni del setto nasale possono essere imputabili alla componente cartilaginea del setto, a quella ossea oppure a entrambe. Una deviazione della porzione antero-caudale del setto cartilagineo determina una malposizione, più o meno accentuata, della columella, della punta e – in alcune situazioni – del terzo medio e del terzo inferiore del naso. E’ fondamentale comprendere se il problema è stato causato dall’intervento oppure se esisteva già in precedenza e non è stato affrontato correttamente oppure se si tratta di un fenomeno avverso imputabile alla “memoria” della cartilagine . La correzione chirurgica deve essere preceduta da un’attenta indagine radiologica.

Revisione deformità dorso post-chirurgiche

Un difetto particolarmente sgradevole dal punto di vista estetico e, purtroppo, di non facile correzione chirurgica è la “deformità a V invertita”, ovvero una disarticolazione più o meno estesa della giunzione tra ossa proprie del naso e cartilagini triangolari. Spesso si associa a un tetto aperto. La correzione chirurgica richiede sia l’esecuzione di osteotomie che il posizionamento di differenti tipologie di innesti cartilaginei (inclusi spreader grafts) per ricreare le linee estetiche del dorso.

Rinoplastica secondaria punta

Soprattutto a livello della punta, esiste una miriade di anomalie anatomiche post-chirurgia. E’ fondamentale diagnosticare accuratamente il problema per capire se bisogna ricostruire il supporto cartilagineo delle ali e delle valvole nasali, se il problema è mono- o bi-laterale, se esiste un difetto di sostegno della punta, se il margine delle narici è in posizione corretta o risulta retratto, se vi sono cicatrici retraenti a livello del vestibolo nasale, etc etc. Frequentemente la correzione delle deformazioni post-chirurgiche della punta comporta uso di innesti cartilaginei, prelevati dal medesimo soggetto. La cartilagine settale rappresenta il materiale ideale, ma spesso non è presente in quantità sufficiente perché è stata rimossa in maniera estensiva e a volte ingiustificata in occasione del/dei precedente/i intervento/i. Esistono una molteplicità di innesti (batten, rim, cup, strut, etc) che hanno indicazioni differenti a seconda del difetto e della sede anatomica. La maturità e l’esperienza del chirurgo operatore sono gli elementi chiave sia nella scelta della tipologia di innesto, sia nella tecnica di prelievo, e sia nel posizionamento e fissazione del/degli innesto/i.

La rinoplastica secondaria della punta nasale può riguardare anche la insufficiente o mancata correzione di una punta che rimane globosa o bulbosa o trapezoide o “a patata”.

Rinoplastica secondaria in anestesia locale

A volte i problemi che spingono il paziente a tornare dal chirurgo per una rinoplastica di revisione possono essere risolti con interventi correttivi minimamente invasivi. Difetti limitati come, per esempio, una piccola irregolarità del dorso, modeste asimmetrie della punta, caduta della punta, eccesso di lunghezza della columella possono essere affrontati con successo in regime ambulatoriale senza ricovero notturno.

Grazie al continuo perfezionamento delle tecniche chirurgiche e all’evoluzione di modalità di intervento sempre meno invasive, infatti, in casi selezionati è possibile effettuare l’intervento secondario in anestesia locale con sedazione cosciente. Questo tipo di operazione in anestesia locale con sedazione:

  • non richiede intibazione del paziente;
  • viene generalmente eseguito senza tamponi;
  • non causa sanguinamento;
  • prevede dimissioni in giornata;
  • si caratterizza per tempi di recupero e disagi notevolmente ridotti.

Tuttavia, non tutte le rinoplastiche secondarie o terziarie possono essere affrontate in anestesia locale con sedazione in regime ambulatoriale o di day hospital . La scelta dipende dall’entità e dalla tipologia del difetto da correggere. Per sapere se i tuoi difetti i post chirurgici possono essere risolti con un piccolo ritocco al naso in anestesia locale, prendi in considerazione l’idea di fissare un appuntamento per un secondo parere con il Prof. Palma, considerato tra i migliori chirurghi rinoplastica secondaria a Milano.

Il Tuo chirurgo per la rinoplastica secondaria a Milano

I pazienti che vogliono sottoporsi a rinoplastica secondaria a Milano possono contattarci per un consulto preliminare. I secondi interventi sono sempre più complessi rispetto alla rinoplastica primaria, soprattutto nei casi caratterizzati da assenza/insufficienza di cartilagine settale e da difetti strutturali del naso esterno. Quando il chirurgo che ha eseguito il primo intervento al naso ha effettuato prelievi di cartilagine eccessivi e incauti, il chirurgo di revisione deve ricorrere a cartilagine prelevata da altre sedi per ricostruire un dorso o una punta con supporto strutturale insufficiente.

Come abbiamo visto, nei casi più semplici possiamo intervenire con una rinoplastica secondaria della punta o un ritocco del dorso eseguibile in anestesia locale con sedazione. Nei casi più complessi è invece necessario procedere a veri e propri interventi di ricostruzione. Se già l’intervento primario presenta sempre complessità anatomiche da non sottovalutare, le rinoplastiche secondarie e ancor più le terziarie, quaternarie etc, richiedono maturità, esperienza e abilità. Il miglior chirurgo rinoplastica secondaria è un professionista che, sulla base di una iperspecializzazione nelle rinoplastiche di revisione maturata nell’arco di più decenni, è in grado non solo di affrontare interventi ad elevata complessità tecnica, ma anche di fronteggiare situazioni intraoperatorie impreviste. I tempi operatori sono generalmente più lunghi rispetto ad una rinoplastica primaria, ma senza arrivare a estremi di 7-8 ore, tra l’altro potenzialmente rischiosi per il paziente.

I pazienti già operati sono alla ricerca di chi sia il miglior chirurgo rinoplastica secondaria a Milano.

Contattaci per fissare un colloquio conoscitivo se desideri avere maggiori informazioni su tecnica, costi e possibile risultato di una rinoplastica secondaria nel tuo caso specifico.

Rinoplastica Secondaria: panoramica veloce

Tecnica Chirurgica:-
Durata dell'Intervento:-
Incisioni:-
Anestesia:-
Ricovero Ospedaliero:-
Prima Medicazione:-
Tempo di Riposo:-
Tempo di Recupero Completo:-
Assenza dal Lavoro:-
Cura personale:-
Posizione nel Sonno:-
Esercizio Fisico:-
Occhiali:-
Dieta:-
Protezione Solare:-
Persistenza del Risultato:-
Aspettative:-
Costo della Rinoplastica:-

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DOMANDE FREQUENTI

Come viene condotta la prima visita?

La prima visita ha lo scopo di diagnosticare accuratamente il tuo naso esterno e interno valutando anche la tua storia clinica. Comprende una valutazione completa dei sintomi specifici legati al naso, un esame anatomico dettagliato del naso interno e un’analisi morfologica del naso esterno. Inoltre, verranno scattate fotografie professionali del tuo viso e del tuo naso per ulteriori analisi digitale.

La prima visita è gratuita?

La prima visita non è finalizzata alla vendita di un prodotto e quindi non può essere gratuita. Si tratta di una consulenza specializzata condotta da un esperto internazionale in rinoplastica, che utilizza tecnologie avanzate e dura circa 45 minuti in uno studio medico moderno, confortevole e ben attrezzato.

Quanto costa una rinoplastica?

Il costo di una rinoplastica varia per ogni caso, in base all’estensione dell’intervento e alla durata dell’operazione. Entro i primi 7 giorni successivi alla prima visita, ti verrà inviato un preventivo dettagliato via email, che ti fornirà una chiara comprensione dei costi associati.

Quale tecnica utilizzi?

La flessibilità chirurgica è la vera chiave della rinoplastica. Adatto la mia tecnica in base alle tue specifiche caratteristiche anatomiche e ai cambiamenti desiderati. Con la mia vasta e ultradecennale esperienza in rinoplastica, utilizzo l’approccio aperto (open) solo per malformazioni gravi o casi specifici di revisione. Ho sviluppato una vasta gamma di tecniche chiuse (endonasali) per affrontare in modo sicuro le diverse varianti dell’anatomia nasale. Per la maggior parte dei pazienti, preferisco la tecnica chiusa (endonasale) “multiportale” per rispettare l’anatomia nasale e ridurre al minimo l’invasività chirurgica non necessaria. Nei casi più complessi, posso utilizzare un approccio “ibrido” chiuso, che incorpora tecniche comunemente utilizzate nell’approccio aperto (come sutura e innesti) senza aprire completamente il naso.

È possibile intervenire sul setto nasale e sui turbinati durante la rinoplastica?

La rinoplastica spesso viene combinata con l’intervento sul setto nasale (settorinoplastica), poiché il setto svolge un ruolo funzionale fondamentale e contribuisce a frequentissimi problemi del naso esterno. Condizioni come un naso storto, gobba, punta cadente, lunghezza eccessiva del naso, eccessiva proiezione della punta nasale possono essere affrontate correttamente solo con una settorinoplastica. Inoltre, i turbinati inferiori, causa comune di ostruzione nasale, possono essere trattati nella stessa seduta. Le moderne tecniche endoscopiche consentono una gestione precisa e conservativa di queste strutture. È fondamentale che il tuo chirurgo rinoplastico abbia una formazione specialistica e un’esperienza significativa nel trattamento dei problemi del naso interno.

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