




In rinoplastica il gesto chirurgico deve essere sempre ispirato da una visione superiore, l’eleganza. C’è un abisso tra un risultato medio e un risultato elegante. A colmare questo abisso sono tanti piccoli particolari. Che fanno una grande differenza. Questa differenza ha un nome: finesse. Finesse è asservire la tecnica all’eleganza. Finesse è riportare ordine nella disarmonia, fare le cose giuste nel posto giusto. In rinoplastica, finesse è – in ultima analisi - creare il giusto equilibrio tra luci e ombre sul TUO naso nella cornice del TUO viso...
C’è chi confonde naturalezza dei risultati con semplicità di tecnica. E’ esattamente il contrario. Per me “naturale” è progettare l’intervento nei fini dettagli per non essere mai inutilmente invadente, è adattare la tecnica alla persona e non viceversa, e – in fondo - fare le cose giuste al punto giusto. È fare ordine nella complessità, è creare una armonia di forme che semplicemente funziona.
A volte l’effetto può essere impercettibile ad occhi distratti, ma è SEMPRE presente ai TUOI occhi....
La funzione, per me, viene prima di ogni altra cosa. Il naso è la via naturale per il passaggio d’aria. Il naso è un organo sensoriale, reagisce alla paura, al pericolo, al piacere. Il naso è sede dell’olfatto. Niente di quel che si crea in rinoplastica può essere pensato per essere solo bello da guardare. Vorrebbe dire affrontare la questione dal lato sbagliato. La mia visione? Ogni atto chirurgico non va fatto solo perché sono capace di farlo, ma perché ha uno scopo funzionale preciso. La forma deve essere pensata intorno alla funzione. Esattamente come il buon design...
Un paziente su due – tra i pazienti che mi chiedono un consulto - ha una storia di una o più rinoplastiche alle spalle. Quasi sempre è una storia complicata.
La mia idea? Ogni revisione deve essere pensata intorno a Te. A volte revisione può essere rifinire due o tre aree chiave del Tuo naso, non di più, ma a volte è una ricostruzione complessa che faccio solo se serve davvero. E quando lo faccio, uso il buon senso. Sempre, una revisione richiede maturità di analisi, soluzioni logiche, abilità tecniche speciali, e una profonda empatia.

