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Rinoplastica Mininvasiva

[ chirurgia nasale a Milano ]

Rinoplastica minima conservativa: quando meno è meglio

Più che una tecnica, la rinoplastica minima conservativa è un approccio chirurgico che mira a ottenere risultati naturali e di finezza con correzioni molto precise e mirate dell’anatomia individuale. In generale, con l’espressione chirurgia conservativa o non invasiva si indica un insieme di tecniche operatorie che consentono di eseguire una procedura chirurgica che, riducendo al minimo gli aspetti traumatici dell’operazione, massimizza la qualità del risultato.

L’intervento minimamente invasivo viene anche definito rinoplastica senza cicatrici, poiché l’intera procedura viene eseguita attraverso piccole incisioni all’interno del naso che non lasciano alcun segno di cicatrice esterna. La possibilità che la rinoplastica lasci una cicatrice sulla columella è infatti al centro di un vivace dibattito. Ogni incisione, nel tempo, si trasforma in cicatrice: è il normale processo di guarigione che, anche in mani esperte, presenta aspetti non trascurabili di imprevedibilità.

La cicatrice columellare molte volte è scarsamente visibile, ma altre volte invece lo è, e talvolta è francamente deturpante. Una brutta cicatrice columellare è sostanzialmente irreversibile. Quindi, cosa possiamo concludere? Una cicatrice è sempre una cicatrice. Se non è indispensabile incidere la columella, meglio evitare l’imprevedibilità del rischio cicatriziale e optare per un approccio mininvasivo endonasale.

Qualcuno potrebbe pensare che la rinoplastica conservativa sia “più semplice” perché non comporta grandi modifiche strutturali, ma commetterebbe un’ingenuità. Un intervento chirurgico di questo tipo richiede capacità non comuni di analisi estetica, un vasto armamentario di tecniche chirurgiche, speciali abilità tecniche e mani “delicate”. Quindi, un bagaglio pesante di competenze che solo un esperto specialista possiede. Ancor più che nella rinoplastica aperta, nella chirurgia conservativa o mininvasiva la fase pre-operatoria costituita da analisi facciale e pianificazione è infatti di importanza fondamentale perché lo step-by-step dell’intervento viene definito partendo dal difetto estetico visibile sulla “superficie” del naso evitando di “toccare” le aree anatomiche che non necessitano alcune correzione. Al contrario, la rinoplastica aperta (open) espone a cielo aperto tutto il naso indipendentemente dall’entità del difetto che si intende correggere, quindi è un approccio che non permette quella personalizzazione che è il tratto caratteristico della rinoplastica minimamente invasiva.

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Rinoplastica conservativa: l’approccio delicato al rimodellamento nasale

La rinoplastica è una delle procedure chirurgiche estetiche più richieste in uomini e donne al di sotto dei 35 anni. Grazie all’approfondimento delle conoscenze anatomiche, al continuo sviluppo delle tecniche chirurgiche e al progresso tecnologico, il chirurgo rinoplastico può essere sempre più preciso ed efficiente nel modificare il naso interno ed esterno, specialmente nella rinoplastica primaria. L’evoluzione delle procedure chirurgiche minimamente invasive è una parte cruciale e integrante delle tendenze globali di ogni specialità chirurgica (dalla ginecologia all’urologia, dalla cardiochirurgia alla neurochirurgia), incentrata sul massimo risultato con il minimo disagio post-chirurgico per il paziente.

La crescente diffusione dell’approccio conservativo si pone in linea con il desiderio di molti pazienti di vedere il loro naso rimodellato senza dover affrontare lunghi tempi di recupero e guarigione, riducendo al contempo l’imprevedibilità del processo di guarigione. I benefici dell’approccio mini-invasivo coinvolgono sia la procedura chirurgica vera e propria sia la qualità della vita dei pazienti nelle settimane/mesi dopo l’intervento chirurgico. Ecco perché, ove possibile, il chirurgo competente ed esperto opterà per un approccio conservativo, mirante a ottenere i migliori risultati chirurgici applicando tecniche raffinate e manovre chirurgiche delicate.

Tuttavia, l’idea di un rimodellamento nasale dolce e a-traumatico è così allettante che riteniamo indispensabile sottolineare un dato: questa procedura non è adatta a tutti i pazienti o a tutti i tipi di interventi chirurgici. Quindi, quando è indicata una rinoplastica minima conservativa? Quali sono le differenze tra approccio conservativo e tecnica tradizionale? Come cambiano i pazienti prima e dopo una plastica al naso? Quanto costa una rinoplastica conservativa? Queste sono alcune delle domande che i nostri pazienti ci pongono più frequentemente. Cercheremo di rispondere in modo sintetico ma esaustivo.

Differenza tra rinoplastica minimamente invasiva e tecnica tradizionale

Negli ultimi cinquant’anni, la chirurgia non invasiva ha conosciuto una significativa evoluzione grazie ai progressi della tecnica e della tecnologia. Oggi possiamo contare su procedure conservative in campo ortopedico, cardiaco, oncologico e cosmetico.

Ma qual è la differenza tra una rinoplastica conservativa e un intervento convenzionale? L’approccio minimamente invasivo riduce ai minimi termini il trauma causato dalla correzione della piramide osteo-cartilaginea e del rivestimento dei tessuti molli (SMAS) del naso esterno. Le incisioni sono precise, multiple, su misura e mai estese più del necessario. La dissezione dei tessuti molli dal sottostante scheletro osteo-cartilagineo è limitata alle sole aree in cui è strettamente necessaria. In alcuni casi specifici il chirurgo lavora solo sulla piramide cartilaginea senza nessuna micro-frattura delle ossa.

Da ciò consegue che, adottando un approccio minimamente invasivo alla plastica nasale, il gonfiore postoperatorio è ridotto, le parestesie della punta e del dorso sono minimizzate così migliorando significativamente il recupero e riducendo i tempi di inattività dopo la chirurgia. La bassa invasività dell’operazione non preclude un adeguato raggiungimento degli obiettivi individuati nel singolo paziente. Di converso, questo significa anche che, quando gli obiettivi chirurgici sono incompatibili con questo tipo di approccio, si rende necessario adottare un’altra tecnica. Questo cambio di strategia è possibile in sede intraoperatoria perché il chirurgo esperto apporta sempre un “piano B” da attuare in caso sia necessaria. Questa flessibilità operatoria è evidentemente impossibile usando una tecnica aperta.

Quando è indicata la mini-rinoplastica?

Il “profilo” psicologico del paziente che si avvicina alla rinoplastica è radicalmente cambiato rispetto a qualche anno fa. Al giorno d’oggi, molti pazienti vengono da noi per modifiche delicate ma molto precise che valorizzino il viso preservandone l’individualità e la naturalezza.

La rinoplastica minima conservativa persegue risultati armoniosi e naturali che non lasciano alcun segno cicatriziale, dando risultati agli antipodi del cosiddetto “look chirurgico”. Molti desiderano solo modificare il profilo senza stravolgere le caratteristiche facciali. Altri, il cui naso non presenta particolari problemi strutturali, si rivolgono al chirurgo per correggere leggere imperfezioni, per esempio un modesto eccesso di volume della punta o una columella cadente. In questi casi, l’obiettivo principale della plastica nasale è apportare modifiche mirate che creino una naturale armonia tra aree specifiche del naso con le varie unità estetiche del viso.

Per riassumere, la rinoplastica conservativa è indicata nei pazienti con deformità minori che creano visibile disarmonia del viso. Le più comuni sono le seguenti:

  • lievi deformità dorsali quali gobbe non eccessive, radice troppo “piena” o troppo scavata;
  • asimmetrie di grado lieve;
  • malposizioni della columella;
  • ali nasali larghe;
  • deformità della punta nasale quali cartilagini troppo voluminose o punta cadente.

Inoltre, la procedura minima conservativa è indicata nel cosiddetto aging nose, ovvero il naso che perde proiezione della punta e “si allunga” a causa dell’invecchiamento, frequentemente con un peggioramento della respirazione nasale. La plastica nasale anti-aging aiuta i pazienti a sembrare più giovani ammorbidendo e armonizzando i lineamenti, migliorando al contempo la respirazione nasale.

Nasi prima e dopo la chirurgia minima conservativa

Confrontando il viso di un paziente prima e dopo la mini-rinoplastica, potremmo notare una serie di finezze e di sottili cambiamenti che, migliorando il naso, producono una armonia più bilanciata del viso. La rinoplastica conservativa mira a ripristinare l’armonia dei lineamenti facciali con piccole ma mirate modifiche del naso che non lasciano alcuna cicatrice esterna. Grazie alle microincisioni effettuate in precisi punti all’interno del naso, il chirurgo espero in questa tecnica è in grado di raggiungere tutte le aree da modificare. Quindi, con l’approccio non invasivo il paziente non deve preoccuparsi di nessuno stigma chirurgico visibile: è questa la ragione per la quale la rinoplastica minima conservativa sia definita anche rinoplastica senza cicatrici.

Rinoplastica conservativa: parliamo del prezzo

Le innumerevoli variabili individuali rendono impossibile stabilire a priori il costo della rinoplastica conservativa. Per poter dire con esattezza quanto costa la plastica nasale minima conservativa o minirinoplastica, è necessario sapere quale tipologia di intervento sia necessaria (plastica della punta nasale, riduzione della gobba nasale, riduzione volumetrica della punta nasale, restringimento delle ali, sollevamento della punta ecc.), che tipo di anestesia verrà utilizzata, il tempo stimato di intervento e permanenza in clinica (se il paziente deve rimanere ricoverato la notte dell’intervento chirurgico o può tornare a casa lo stesso giorno), e così via.

Ecco perché è non è possibile affermare a priori che la rinoplastica minima conservativa ha un determinato costo prwima che il chirurgo abbia fatto delle valutazioni sul caso specifico dopo aver visitato il paziente. Comunque, se desideri maggiori informazioni sui costi della rinoplastica conservativa a Milano, contatta i nostri studi a Milano.

Il Tuo chirurgo per la rinoplastica mininvasiva a Milano

In molti casi “less is more”. Cosa significa? Significa che un approccio minimalista è più efficace quando si tratta di risolvere questioni estetiche che non siano il frutto di massive anomalie anatomiche oppure quando si di apportare un tocco artistico ad un naso già con una buona armonia costitutiva. E questo è sicuramente il caso della chirurgia mini-invasiva, dove tocchi delicati e precisi si traducono in un notevole miglioramento dell’aspetto generale del naso e del viso della persona.

Se stai cercando una rinoplastica di finezza che non comporti tempi di recupero lunghi e impegnativi, la rinoplastica minima conservativa potrebbe essere esattamente ciò di cui hai bisogno. Manovre chirurgiche di precisione millimetrica possono portare a notevoli miglioramenti sia nell’estetica che nella funzionalità nasale.

Vuoi saperne di più? Contatta il nostro studio e richiedi una consulenza al Dr. Pietro Palma, esperto internazionale super specializzato sulla chirurgia nasale funzionale ed estetica, primaria e di revisione.

Rinoplastica Mininvasiva: panoramica veloce

Tecnica Chirurgica:-
Durata dell'Intervento:-
Incisioni:-
Anestesia:-
Ricovero Ospedaliero:-
Prima Medicazione:-
Tempo di Riposo:-
Tempo di Recupero Completo:-
Assenza dal Lavoro:-
Cura personale:-
Posizione nel Sonno:-
Esercizio Fisico:-
Occhiali:-
Dieta:-
Protezione Solare:-
Persistenza del Risultato:-
Aspettative:-
Costo della Rinoplastica:-

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DOMANDE FREQUENTI

Come viene condotta la prima visita?

La prima visita ha lo scopo di diagnosticare accuratamente il tuo naso esterno e interno valutando anche la tua storia clinica. Comprende una valutazione completa dei sintomi specifici legati al naso, un esame anatomico dettagliato del naso interno e un’analisi morfologica del naso esterno. Inoltre, verranno scattate fotografie professionali del tuo viso e del tuo naso per ulteriori analisi digitale.

La prima visita è gratuita?

La prima visita non è finalizzata alla vendita di un prodotto e quindi non può essere gratuita. Si tratta di una consulenza specializzata condotta da un esperto internazionale in rinoplastica, che utilizza tecnologie avanzate e dura circa 45 minuti in uno studio medico moderno, confortevole e ben attrezzato.

Quanto costa una rinoplastica?

Il costo di una rinoplastica varia per ogni caso, in base all’estensione dell’intervento e alla durata dell’operazione. Entro i primi 7 giorni successivi alla prima visita, ti verrà inviato un preventivo dettagliato via email, che ti fornirà una chiara comprensione dei costi associati.

Quale tecnica utilizzi?

La flessibilità chirurgica è la vera chiave della rinoplastica. Adatto la mia tecnica in base alle tue specifiche caratteristiche anatomiche e ai cambiamenti desiderati. Con la mia vasta e ultradecennale esperienza in rinoplastica, utilizzo l’approccio aperto (open) solo per malformazioni gravi o casi specifici di revisione. Ho sviluppato una vasta gamma di tecniche chiuse (endonasali) per affrontare in modo sicuro le diverse varianti dell’anatomia nasale. Per la maggior parte dei pazienti, preferisco la tecnica chiusa (endonasale) “multiportale” per rispettare l’anatomia nasale e ridurre al minimo l’invasività chirurgica non necessaria. Nei casi più complessi, posso utilizzare un approccio “ibrido” chiuso, che incorpora tecniche comunemente utilizzate nell’approccio aperto (come sutura e innesti) senza aprire completamente il naso.

È possibile intervenire sul setto nasale e sui turbinati durante la rinoplastica?

La rinoplastica spesso viene combinata con l’intervento sul setto nasale (settorinoplastica), poiché il setto svolge un ruolo funzionale fondamentale e contribuisce a frequentissimi problemi del naso esterno. Condizioni come un naso storto, gobba, punta cadente, lunghezza eccessiva del naso, eccessiva proiezione della punta nasale possono essere affrontate correttamente solo con una settorinoplastica. Inoltre, i turbinati inferiori, causa comune di ostruzione nasale, possono essere trattati nella stessa seduta. Le moderne tecniche endoscopiche consentono una gestione precisa e conservativa di queste strutture. È fondamentale che il tuo chirurgo rinoplastico abbia una formazione specialistica e un’esperienza significativa nel trattamento dei problemi del naso interno.

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