[ chirurgia nasale a Milano ]
Rinoplastica Di Aumento
Posso ingrandire il mio naso? Rinoplastica additiva
Che cos’è la rinoplastica additiva? È un intervento chirurgico che mira ad aumentare le dimensioni del naso in modo da renderlo esteticamente equilibrato con il resto del viso. A seconda delle esigenze estetiche, l’aumento nasale può essere completo o parziale – quando riguarda solo la proiezione dorsale o la punta nasale. In breve, a differenza di quanto avviene nella rinoplastica riduttiva il cui obiettivo è abbassare e restringere il naso, la rinoplastica di aumento o additiva mira a sollevare e allargare leggermente il naso. È importante notare che questo tipo di rinoplastica può avere motivazioni di ordine sia estetico che funzionale.
Per comprendere meglio questo concetto, facciamo un passo indietro. Quando diciamo che una persona si è sottoposta a un’operazione di rinoplastica (o, più colloquialmente, che “si è rifatta il naso”) ci riferiamo a qualsiasi procedura chirurgica volta a migliorare l’aspetto estetico e la funzione del naso – la respirazione nasale. L’obiettivo di ogni buon chirurgo di rinoplastica è trovare il giusto equilibrio tra il naso e l’intero viso: per fare ciò sarà necessario valutare e correggere le dimensioni del naso in accordo con l’intero viso. Naturale significa in armonia. Il naso, in quanto elemento chiave del viso, deve essere in equilibrio con le sue parti e con i lineamenti del resto del viso.
Alcune persone hanno un naso troppo grande per il loro viso, mentre altre ce l’hanno troppo piccolo. Se ritieni che il tuo naso sia troppo basso, piccolo, piatto, schiacciato, non strutturato o con un ponte troppo largo e non ti senti a tuo agio con il tuo aspetto estetico, puoi prendere in considerazione un impianto del naso, ovvero un intervento di aumento chirurgico di questa fondamentale componente del volto e dell’organismo umano.
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Rinoplastica additiva funzionale: oltre l’estetica
Oltre che per motivi estetici, l‘aumento del naso con una procedura di chirurgia additiva può essere necessario per migliorare la principale funzione del naso: la respirazione. La mancanza di supporto strutturale nel terzo inferiore (in particolare nell’area delle cartilagini laterali superiori o inferiori, nella zona della scroll-area e nella valvola nasale) può far apparire il naso schiacciato e privo di proiezione. Oltre a costituire un evidente difetto estetico, un naso piatto interferisce con il normale flusso d’aria andando ad aggravare la respirazione nasale. Infatti l’ostruzione nasale permanente mono o bilaterale è uno dei principali disturbi funzionali lamentati dei pazienti che richiedono la rinoplastica additiva.
Ma per quale motivo alcuni nasi sono così piccoli da richiedere un intervento di rinoplastica additiva? La deformità estetica del naso piccolo può avere origine congenita, etnica (come nei cosiddetti “nasi asiatici“), post-traumatica (in caso di trauma facciale diretto di diversa origine) e, purtroppo, post-chirurgica dopo una precedente settoplastica o rinosettoplastica non andata a buon fine. Una riduzione molto aggressiva del dorso o della punta nasale durante la rinoplastica primaria o un’eccessiva resezione della cartilagine settale durante la settoplastica possono determinare il collasso della porzione del terzo medio del dorso nasale, sopra della punta (supratip) con eccessiva rotazione della punta e conseguente accorciamento del naso che vanno a determinare la deformità detta del naso a sella .
Vediamo ora i limiti e le possibilità della rinoplastica additiva con aumento dorsale e il modo in cui tale procedura additiva può migliorare funzione ed estetica del naso.
Naso piccolo: possibili cause e rimedi
Quasi sempre, nell’immaginario comune l’intervento rinoplastico viene associato a nasi lunghi, larghi, grossi e con la gobba e si pensa che lo scopo della chirurgia sia renderli più piccoli, sottili, aggraziati, magari con una bella punta all’insù come nel naso alla francese. Questo è ciò che accade nella rinoplastica riduttiva convenzionale, concetto che però non si applica alla totalità degli interventi eseguiti.
In alcuni casi, infatti, i pazienti non si piacciono perché ritengono di avere dei nasi troppo piccoli, cascanti o mal proiettati. Ma quando possiamo dire che un naso risulta oggettivamente troppo piccolo, tanto da richiedere un intervento di rinoplastica aumentativa?
- Ogni volta che il naso risulta troppo piccolo rispetto al viso nel suo complesso;
- Quando il volto appare piatto nella vista frontale, con dorso nasale poco definito e occhi che sembrano troppo distanti (“naso non strutturato”);
- In caso di dorsonasale troppo basso e/o troppo largo;
- Quando la punta del naso è eccessivamente ruotata (difetto del “naso a porcellino”).
Perché il mio naso è troppo piccolo? Possibili cause
Le ragioni per cui i nasi possono risultare troppo piccoli, al punto da richiedere una procedura di chirurgia additiva, sono molteplici. La causa di questa deformità estetica può essere di origine:
- Congenita, quando il naso è troppo piccolo dalla nascita per cause geneticamente determinate;
- Etnica, come nel cosiddetto “naso asiatico” con ponte nasale basso, punta sottoproiettata in combinazione con pelle spessa e punta bulbosa. A tal proposito non sorprende che nei paesi asiatici la rinoplastica additiva sia persino più comune e più richiesta della rinoplastica di riduzione.
- Post-traumatica, quando la deformità del naso a sella è riconducibile a un trauma facciale diretto di diversa origine che ha reso il dorso nasale basso e piatto, causando l’asimmetria della piramide nasale e talvolta anche della punta nasale.
- Post-chirurgica, ovvero insorta in seguito a un precedente intervento di rinoplastica nasale con eccessiva riduzione del dorso/della punta o eccessivo ritiro della cartilagine. A causa del collasso del ponte nasale, questo tipo di deformità può causare spiacevoli difficoltà respiratorie come nel cosiddetto “naso da pugile”.
Il paziente può consultare un chirurgo esperto in rinoplastica secondaria per valutare la possibilità di una revisione chirurgica con funzione additiva. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un intervento molto complesso e delicato, i cui risultati dipendono dalle condizioni dei tessuti locali e da una serie di variabili individuali non determinabili a priori.
Impianto di aumento nasale: in cosa consiste la rinoplastica additiva
Abbiamo parlato delle cause e del tipico aspetto dei nasi piccoli. Veniamo ora alle questioni principali:
- Quali sono le peculiarità della rinoplastica additiva?
- Quali sono le tecniche chirurgiche utilizzate?
- Infine, quali materiali possono essere utilizzati per ripristinare le strutture nasali?
Per restituire proiezione e struttura ai nasi troppo piccoli, la moderna chirurgia nasale additiva e ricostruttiva privilegia le tecniche e i materiali di seguito illustrati:
- Autotrapianti, cioè tessuti propri del paziente, quali cartilagini del setto e dell’orecchio, cartilagine costale, ossa (osso iliaco, ossa craniche);
- Omotrapianti, ovvero trapianti di tessuti prelevati dalla stessa specie (in questo caso umana) ma da individui diversi, come nel caso della cartilagine costale di cadavere umano lavorata (Tutoplast) o congelata;
- Alloplasti, materiali artificiali come silicone, Goretex, filler iniettabili (ad es. acido ialuronico).
Ogni materiale presenta vantaggi e svantaggi ai fini chirurgici: vediamoli brevemente.
Aumentare le dimensioni nasali con autotrapianto
Gli innesti prelevati dal tessuto del paziente stesso (autotrapianto) sono senza dubbio i più sicuri per la chirurgia nasale additiva. Tuttavia questa procedura non è sempre la più indicata. Ciò può avvenire quando:
- Il materiale per costruire il dorso nasale (ad esempio, la cartilagine del setto) è assente o insufficiente, soprattutto in sede di rinoplastica di revisione dopo precedenti interventi chirurgici;
- La cartilagine è presente ma le sue proprietà biomeccaniche non corrispondono agli obiettivi dell’intervento nell’area ricevente (ad esempio, quando si preleva la cartilagine dell’orecchio);
- Ci sono valide ragioni per temere che il prelievo della cartilagine causerà una morbilità aggiuntiva sia nel sito ricevente che in quello donatore con possibili complicazioni (ad esempio, quando si ricorre alla cartilagine costale).
Le complicanze del prelievo dell’innesto costale a carico del sito donatore possono manifestarsi immediatamente nel postoperatorio (dolore, sanguinamento, pneumotorace, infezione) e/o nel lungo termine (sieroma, cicatrice visibile, scarsa qualità della cicatrice, nevralgia intercostale). Inoltre, la morbilità locale del sito donatore non è l’unico possibile aspetto temibile della ricostruzione nasale con cartilagine costale. Nel lungo termine anche il sito ricevente può presentare aspetti di evoluzione imprevedibili, aggravati dalla posizione centrale ed esposta, che rendono la procedura sconsigliabile soprattutto nei pazienti con pelle sottile. Tra i possibili effetti collaterali di rinoplastica additiva con autotrapianto, ricordiamo distorsione, spostamento, riassorbimento e infezione dell’innesto in funzione additiva/aumentativa.
Omotrapianti per impianto nasale in funzione additiva
Una possibile alternativa alla cartilagine costale è la cartilagine di banca prelevata da cadaveri, congelata o lavorata. La cartilagine costale trattata con Tutoplast [TPCC] è uno degli homograft più utilizzati nella procedura additiva. Rispetto alla cartilagine costale autologa, la cartilagine di banca o il Tutoplast è preferibile per evitare la morbilità del sito di donazione e le possibili complicazioni postoperatorie legate al prelievo degli innesti costali. Ciò avviene soprattutto nelle rinoplastiche additive di revisione, quando un paziente necessita di un importante aumento dorsale.
Rinofiller: possibilità e limitazioni
Negli ultimi anni la rinoplastica medica con filler sta conoscendo una crescente popolarità tra i pazienti che desiderano aumentare l’altezza o il volume del dorso nasale.
- Questa procedura additiva ambulatoriale presenta diversi vantaggi: si esegue in studio in tempi rapidi e senza ricovero, è minimamente invasiva e richiede solo un breve periodo di inattività.
- Il rinofiller può fornire un risultato soddisfacente ma temporaneo, tanto che a volte si usa come “simulazione” del futuro risultato della rinoplastica.
- Nonostante tutti questi vantaggi, la rinoplastica medica può portare a complicazioni gravi e talvolta minacciose, quali necrosi cutanea, trombosi vascolare, cecità. Inoltre, non può mai risolvere i problemi funzionali del paziente e non è raccomandata per un uso estensivo nell’area della punta nasale.
In altri termini, l’aumento nasale con filler presenta profondi limiti.
Ingrandire il naso con la chirurgia
La rinoplastica con aumento dorsale conferisce al naso un aspetto più deciso. Aggiunge proiezione, rende il dorso più definito e bilancia il terzo medio dell’intero viso. La rinoplastica additiva può essere eseguita con approccio endonasale (rinoplastica chiusa), aperto (rinoplastica open) o come rinoplastica ibrida.
Nella rinoplastica additiva o riduttiva ogni aspetto deve essere in equilibrio e ben bilanciato. Ogni fase chirurgica deve essere pianificata con attenzione ed eseguita con precisione. L’analisi viene prima, l’esecuzione chirurgica dopo. Un chirurgo esperto non sottovaluterà mai la posizione della punta nell’analisi preoperatoria ed eseguirà sempre le manovre tecniche necessarie a migliorare la proiezione, la rotazione e la definizione di questo elemento fondamentale.
Tra le possibili complicazioni della rinoplastica additiva bisogna ricordare la deformità detta Polly Beak Nose, ovvero naso a “becco di pappagallo” che deve essere affrontata chirurgicamente.
Aumento del naso: prima e dopo la chirurgia additiva
A differenza della rinoplastica riduttiva, in cui l’obiettivo è ridurre le dimensioni complessive del naso, nella procedura additiva il chirurgo lavora per aumentare la proiezione del ponte nasale e/o della punta nasale. A volte questo può comportare un allargamento dorsale. Vediamo le principali differenze che si possono notare prima e dopo una rinoplastica di aumento.
- Dopo la rinoplastica additiva, il naso apparirà esteticamente più grande, bilanciato e definito;
- Confrontando il viso prima e dopo la rinoplastica additiva, la forma delle narici apparirà più aggraziata e armoniosa;
- Dopo l’intervento si avvertiranno benefici anche a livello della respirazione grazie all’aumento dello spazio per il flusso d’aria, ma anche grazie ad altre modifiche che possono essere apportate durante l’intervento, come la correzione di un setto deviato.
- Infine, la principale differenza estetica tra prima e dopo l’ingrandimento del naso sarà il maggiore equilibrio dei tratti del viso.
Il Tuo chirurgo per la rinoplastica additiva a Milano
Se ritieni che il tuo naso sia troppo piccolo per motivi genetici o etnici, se hai subito un trauma o vuoi correggere una rinoplastica primaria insoddisfacente, puoi rivolgerti alla clinica del Dr Pietro Palma. Il chirurgo, specializzato da oltre 30 anni esclusivamente in chirurgia nasale estetica e funzionale, è disponibile per un consulto preliminare sull’intervento di aumento del naso tramite procedura di rinoplastica additiva nel suo studio di Milano.
L’ampia casistica affrontata in oltre 30 anni di attività ci permette di intervenire con saggezza nelle situazioni più disparate. Dalle rinoplastiche etniche alle revisioni, ogni intervento è preceduto da una lunga e approfondita fase di analisi e progettazione su misura. Se sei interessato/a a migliorare il tuo aspetto e la funzionalità delle tue vie respiratorie con una rinoplastica additiva, prenota un appuntamento nella nostra clinica a Milano.
Rinoplastica Di Aumento: panoramica veloce
| Tecnica Chirurgica: | - |
| Durata dell'Intervento: | - |
| Incisioni: | - |
| Anestesia: | - |
| Ricovero Ospedaliero: | - |
| Prima Medicazione: | - |
| Tempo di Riposo: | - |
| Tempo di Recupero Completo: | - |
| Assenza dal Lavoro: | - |
| Cura personale: | - |
| Posizione nel Sonno: | - |
| Esercizio Fisico: | - |
| Occhiali: | - |
| Dieta: | - |
| Protezione Solare: | - |
| Persistenza del Risultato: | - |
| Aspettative: | - |
| Costo della Rinoplastica: | - |
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Storie Vere Di Rinoplastica: Recensioni Autentiche Dei Nostri Pazienti Di Chirurgia Nasale
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DOMANDE FREQUENTI
Come viene condotta la prima visita?
La prima visita ha lo scopo di diagnosticare accuratamente il tuo naso esterno e interno valutando anche la tua storia clinica. Comprende una valutazione completa dei sintomi specifici legati al naso, un esame anatomico dettagliato del naso interno e un’analisi morfologica del naso esterno. Inoltre, verranno scattate fotografie professionali del tuo viso e del tuo naso per ulteriori analisi digitale.
La prima visita è gratuita?
La prima visita non è finalizzata alla vendita di un prodotto e quindi non può essere gratuita. Si tratta di una consulenza specializzata condotta da un esperto internazionale in rinoplastica, che utilizza tecnologie avanzate e dura circa 45 minuti in uno studio medico moderno, confortevole e ben attrezzato.
Quanto costa una rinoplastica?
Il costo di una rinoplastica varia per ogni caso, in base all’estensione dell’intervento e alla durata dell’operazione. Entro i primi 7 giorni successivi alla prima visita, ti verrà inviato un preventivo dettagliato via email, che ti fornirà una chiara comprensione dei costi associati.
Quale tecnica utilizzi?
La flessibilità chirurgica è la vera chiave della rinoplastica. Adatto la mia tecnica in base alle tue specifiche caratteristiche anatomiche e ai cambiamenti desiderati. Con la mia vasta e ultradecennale esperienza in rinoplastica, utilizzo l’approccio aperto (open) solo per malformazioni gravi o casi specifici di revisione. Ho sviluppato una vasta gamma di tecniche chiuse (endonasali) per affrontare in modo sicuro le diverse varianti dell’anatomia nasale. Per la maggior parte dei pazienti, preferisco la tecnica chiusa (endonasale) “multiportale” per rispettare l’anatomia nasale e ridurre al minimo l’invasività chirurgica non necessaria. Nei casi più complessi, posso utilizzare un approccio “ibrido” chiuso, che incorpora tecniche comunemente utilizzate nell’approccio aperto (come sutura e innesti) senza aprire completamente il naso.
È possibile intervenire sul setto nasale e sui turbinati durante la rinoplastica?
La rinoplastica spesso viene combinata con l’intervento sul setto nasale (settorinoplastica), poiché il setto svolge un ruolo funzionale fondamentale e contribuisce a frequentissimi problemi del naso esterno. Condizioni come un naso storto, gobba, punta cadente, lunghezza eccessiva del naso, eccessiva proiezione della punta nasale possono essere affrontate correttamente solo con una settorinoplastica. Inoltre, i turbinati inferiori, causa comune di ostruzione nasale, possono essere trattati nella stessa seduta. Le moderne tecniche endoscopiche consentono una gestione precisa e conservativa di queste strutture. È fondamentale che il tuo chirurgo rinoplastico abbia una formazione specialistica e un’esperienza significativa nel trattamento dei problemi del naso interno.























































































